1. 32. A casa

    By Kristall23 il 11 May 2019
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    Arrivati alla gilda, i compagni li salutarono e Lucy chiese informazioni sulla missione, domandando se c'erano altre informazioni rispetto alla storia letta sul libro in biblioteca e, nel caso fosse stato così, avrebbe aggiunto lei le altre pagine mancanti.
    Juvia ridacchiò pensando che fosse gelosa di lei e Gray in missione insieme e che fosse solo una scusa per capire cosa fosse successo tra i due. "Non te lo dirò mai. Gheheh" rispose Juvia con una linguaccia dispettosa.
    "Nulla di che. Degli spiriti avevano bisogno di aiuto; intrappolati negli oggetti che li rappresentavano e nascosti dentro una grotta, sono stati liberati per sempre e ora i bambini potranno giocare in pace ed essere sicuri di tornare a casa. Tutto qui." Rispose Gray con un resoconto detto come se fosse stata una cosa quotidiana.
    "Ok..." rispose Lucy titubante.
    "E sono successe cose... E domani sera Juvia uscirà con Gray-sama... E cosa più importante, come ho detto: non ti racconterò niente." Juvia voleva farla cuocere di invidia e gelosia, ma non suscitò nulla in Lucy.
    "Juvia esce. Va a scegliere un ristorante per domani sera. A più tardi."
    Così Juvia uscì alla sera fantasticando sulla serata in arrivo. Wendy e Charle si buttarono sul letto, stanche. Gray pensò all'aria aperta alla promessa fatta al guardiano, cercando di dare più credito ai sentimenti. Infine Lyon, pensieroso in camera sua e steso sul letto, si fece delle domande sul rapporto tra Gray e Juvia e se avrebbe avuto qualche speranza con lei.
    Dopo quello che aveva assistito, era alquanto sicuro che tra i due non c'era solo amicizia.
    "Anche Gray prova qualcosa per Juvia. L'ho capito. Wendy ha ragione nel dire che tra di loro c'è sintonia. Solo che... quel testone è incapace di ammetterlo ed esternarli. Come sempre. Tsk." Sospirò concludendo il suo pensiero prima di addormentarsi. "Ah, Gray. Non sai che pietra rara e preziosa hai trovato. Non ti permetterò di rovinare tutto con lei e tanto meno di farla soffrire. Se è te che desidera, farò in modo di aprirti gli occhi."
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  2. 31. Questione di soldi o d'amore?

    By Kristall23 il 11 May 2019
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    Juvia respirò a gran bloccate come se ne fosse sprovvista. "Finalmente un po' d'aria fresca."
    "A chi lo dici" Wendy si riempì i polmoni e la pancia con il vento fresco.
    Lyon accompagnò Dew al villaggio facendo un resoconto a tutti, così ricevette la ricompensa in jewels per il suo servizio.
    Salutò Dew facendole gli auguri per il parto e si aggregò di nuovo al gruppo per tornare a Magnolia.
    "Juvia..."
    La ragazza si girò verso Lyon. "Ecco, questa è la tua parte. È il 70% della ricompensa. Direi che te lo meriti dopo tutto quello che hai passato... Per colpa mia..."
    Juvia arrossì leggermente. "Lyon-kun, Juvia non vuole una tale somma. Anzi non vuole nulla. Juvia ha già la ricompensa per aver aiutato un amico." Gli sorrise.
    "Oh Juvietta Tu sei una dea! Ma insisto." La avvolse con un braccio attorno alle spalle.
    "Yo, piuttosto dalli a me visto che non li volete."
    Lyon lanciò una occhiata amara "Preferirei darli a Wendy o al mare, se proprio devo scegliere."
    "cosa? Brutto pezzo di..."
    "Gray-sama va bene così.. Non serve litigare"
    "No che non va bene, se non li vuole tenere tanto vale darli a chi ha fatto tutto il lavoro"
    "Non ti ho chiesto io di venire, non dovevi nemmeno esserci in questa missione! Io ho chiesto una mano a Juvia, non a te!"
    "Se non fosse stato per me, Juvia sarebbe ancora in pericolo! Ho fatto bene a unirmi a voi! Non saresti riuscito a salvarla."
    "Gray-sama si è preoccupato per Juvia!" lo prende per il braccio e Gray arrossisce.
    "Avrebbe perso altro tempo a tornare indietro a chiedere nuovamente aiuto."
    "Gray-sama non essere così duro con Lyon, è nostro amico. È giusto che la ricompensa la tenga lui e decida cosa ne voglia farne."
    Mentre camminavano discutevano su chi dovesse avere i soldi, poiché anche Wendy decise di non accettare.
    Il discorso si concluse sul treno, distratti dal cibo che passò su un carretto trasportato da una graziosa ragazza.
    Con quei soldi comprarono da mangiare per tutti e la rimanenza la tenne Lyon.
    "Juvia, permettimi in qualche modo di sdebitarmi. Una cena insieme domani sera?"
    Gray tossì con l'acqua che gli andò di traverso.
    "Oh, Gray-sama stai bene?"
    Annuì tossendo ancora e squadrò Lyon. Gray si schiarì la voce.
    "Allora Juvia? Accetti?"
    "Juvi! Ehm... Un... Un appuntamento con Lyon-kun?"
    Guardò l'espressione di Gray.
    Le venne in mente un'idea per tirarsi fuori dal triangolo.
    "Gray-sama perché non vieni anche tu? Così si sdebiterà con entrambi"
    "Eh?" Lyon rimase sconcertato. "Mia cara Juvietta, l'invito in realtà non è esteso a nessuno." Fulminò Gray con lo sguardo mentre teneva tra le mani quelle di Juvia.
    Gray sogghignò. "Non mal...

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    Last Post by Kristall23 il 11 May 2019
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  3. 30. Il mistero svelato

    By Kristall23 il 11 May 2019
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    "Gray! Juvia!" Wendy e Charle corsero verso di loro.
    "Finalmente è finita. Ora possiamo anche tornarcene a casa." Disse Charle.
    "Una cosa alla volta." Disse Lyon avvicinandosi con calma a loro. "Prima dobbiamo risvegliare Juvia."
    Lyon si inginocchiò "lo farò io, con un vero bacio."
    "Eh?" Gray si girò e Juvia aprì gli occhi.
    "Juvia sta bene. Stanca, ma bene." Lyon l'aiutò ad alzarsi. "Juvia è felice che tutto si sia risolto per il meglio per loro due."
    Gray incrociò le braccia e abbassò la testa pensieroso.
    "A cosa stai pensando Gray-sama?"
    "Eh? Uhm... Niente." Girò il viso con le guance rosse per non mostrarsi a Juvia.
    "Ora che lui ha detto la verità, ora tocca a me mantenere la promessa." Pensò tra sé.
    "Non pensavo che la missione andasse a finire così. Vi ringrazio per l'aiuto ma la ricompensa la prendo io. Ovviamente lo dividerò solo con Juvia e Wendy."
    "COSA?! Con tutti tranne che con me nonostante il lavoro l'ho fatto più io di te?!"
    "Sei stato tu a voler venire, non te l'ho chiesto io." Disse Lyon dandogli le spalle andando da Dew.
    Gray ringhiò. Aveva voglia di prenderlo a pugni.
    "Però bisogna dire che la missione è riuscita per l'affinità tra juvia e gray. Essendo nella stessa gilda si conoscono meglio." Commentò ingenuamente la giovane maga.
    "Juvii~" esclamò, mentre Gray deglutì.
    "Meglio tornare a casa. Questa missione ormai è finita." Disse Charle.

    Lyon aiutò Dew a rialzarsi. La ragazza si sentiva confusa e non ricordava nulla.
    "cos'è successo?" nel rimettere ordine le idee sobbalzò "ah! Ero venuta ad aiutarvi. L'ameonna e il mostro ibernato dove sono?"
    "Sono andati via. Per sempre. E il tuo aiuto è stato prezioso." disse Lyon sostenendola.
    "come? Cos'ho fatto?" si guardò attorno.
    "La creatura dentro di te è un discendente della sacerdotessa e ha sistemato ciò che il suo avo aveva fatto." Riassunse Charle in modo sbrigativo.
    Dew ridacchiò incredula. "Allora è vero."
    "Tu lo sapevi?" domandò Wendy.
    "Tutti i miei predecessori hanno nomi inerenti all'acqua o al suo stato materiale. Molti nel villaggio sostengono che ci sia un motivo: renderebbe più forte il potere della sacerdotessa legata all'acqua. Il mio nome significa rugiada e credono che io sia la portatrice della futura sacerdotessa. Vedete, a volte la dote salta se non c'è una figlia femmina in famiglia oppure salta una generazione per ricostruirsi. Quando salta la generazione è difficile sapere in quale famiglia accadrà, ma c'è sempre un collegamento con quella precedente. Non si sa come ma c'è sempre un qualcosa che ci collega ai nostri antenati."
    "Non sembri molto felice." Notò...

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  4. 29. Verità

    By Kristall23 il 16 April 2019
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    Dew era in piedi davanti ai due maledetti e li adocchiò. "Non è così che vi avevo lasciato." Disse ad alta voce. Wendy, Charle e Lyon ascoltarono sorpresi. I dialoghi "interni" erano finalmente finiti, per la gioia di Lyon che poteva capirci qualcosa.
    La voce di Dew era strana, come se parlasse a un microfono che le cambiava tono di voce. Era alta, autoritaria e l'eco della grotta contribuì a renderla maestosa.
    "Tu... Perché sei tornata a tormentarci!" urlò l'ameonna disperata.
    "Perché non avete rispettato il volere della mia antenata."
    "Antenata?" Charle zittì il sussurro di Lyon. "Gli antenati sono tutti connessi tra di loro." Spiegò Charle mestamente.
    "Non aveva nessun diritto di ridurci in quello stato!"
    "Io so che ne aveva ben due di motivi." Dew guardò entrambi.
    "Cosa..? Menti!"
    Lo yukitoko abbassò lo sguardo, pensieroso.
    "Non hai niente da dire, yukitoko?"
    "Lascialo stare. È una vittima come me."
    Lo yukitoko chiuse gli occhi e si decise. "Mia adorata. Ho qualcosa da dirti."
    Un brivido passò lungo la schiena di Lyon. Era strano sentire Gray parlare in quel modo verso Juvia, anche se erano solo i loro corpi a fare da tramite ai due demoni.
    Juvia guardò Gray aspettando le sue parole.
    "Dopo che la mia moglie precedente mi rapì, la tua maledizione tornò a sopraffarti e hai... Sterminato un villaggio nutrendoti di quei bambini. Solo poche persone si sono salvate e quello era il villaggio della sacerdotessa. La stessa che mi ha aiutato, aiutando te."
    "Aiutata? Cosa stai dicendo?"
    Gray prese le mani di Juvia e Lyon sentì un altro brivido alla schiena. Non gli piaceva affatto quella situazione. Non si capacitava che non erano loro a parlare.
    "In uno dei miei viaggi, ho incontrato la sacerdotessa della purificazione e mi ha insegnato alcuni incantesimi da usare per aiutarti. Mi ha dato in dono anche l'ombrello che stai usando per controllare i tuoi poteri. Mi dispiace non avertelo detto prima." Una lacrima di brina scese dagli occhi di Gray.
    "Perché la stai difendendo? Cosa c'entra questa storia?"
    "Amore mio, ti prego di ascoltarmi e di capire cosa ho fatto per aiutarti. Anche se... Sono stato egoista."
    Lo yukitoko guardò Dew. "Ammetto di aver sbagliato. Di essermi comportato da egoista per paura di perderla. Questa mia paura non mi ha aperto alle possibili conseguenze che hanno causato la distruzione del vostro villaggio. La colpa è mia, non sua. Punite me e liberate lei."
    Con un'altra lacrima di brina che scese sul volto di Gray, si inginocchiò a fatica davanti a Dew.
    "Vi supplico. E vi chiedo perdono."
    "Cosa fai? Alzati!" disse Juvia piangendo.
    "No amor mio. La causa della nostra prigionia sono io. Sei stata rinchiusa in quell'ombrello...

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    Last Post by Kristall23 il 16 April 2019
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  5. 28. Sensi di colpa

    By Kristall23 il 16 April 2019
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    "Ciò che vi è successo, non è stato per colpa della sacerdotessa vero? Però lasci che se la prenda con lei?"
    "Non puoi capire, ragazzo."
    "Credo invece di capire benissimo. Hai modificato un incantesimo che poteva rendere libera l'ameonna ma non l'hai fatto."
    "È proprio questo il punto. Se l'avessi lasciata libera, chi mi avrebbe assicurato che lei sarebbe rimasta con me? Gli incantesimi non sono per sempre se non si coltivano."
    "Gli incantesimi non sono ortaggi. Ti saresti dovuto fidare di lei. Del suo amore!"
    "Chi avrebbe amato un maledetto come me?! Non volevo stare solo! Dovevo ricordarle il suo posto!"
    "Sei un egoista! Ecco cosa sei! E ora lasci che lottino tra di loro per un tuo capriccio?"
    "Non è un capriccio! La solitudine eterna non è un capriccio..."
    Gray rimase un attimo in silenzio cercando di capire e calmarsi. "So cosa significa stare soli per molto tempo. Non posso immaginarlo per una vita intera. È troppo crudele. Ma se non sistemi le cose adesso, non potrete mai essere felici! Siete qui insieme, uno accanto all'altro e la tua ex moglie non c'è. Vuoi davvero togliere la felicità di altre due persone per un vostro volere egoistico? Lasciate che vi aiutiamo così potete stare insieme per sempre come volete."
    "Non posso. Se glielo dicessi rischierei di perderla per sempre. Non oso immaginare come mi guarderà."
    "Codardo! Dov'è il tuo valore di samurai? Rischia, per una volta. Rischia! Se non andrà bene potrai comunque toglierti un peso. Quello stesso peso che ha creato i massi di cui eri fatto. Fidati di lei. Fidati dell'amore che provi per lei."
    Un leggero sorriso apparì sul volto del ragazzo.
    "E tu seguirai il tuo consiglio?"
    Entrambi sentirono un sussulto e un leggero imbarazzo.
    "Io... Ti posso promettere che ci penserò. Devo capire se la merito."
    "Ho visto che ti è sempre rimasta accanto. Se hai ragione, fidati anche tu di lei e dell'amore che prova per te."
    "Non è questo. Ho fiducia in lei, ma non credo di meritare tutte le attenzioni che mi rivolge anche se mi fanno piacere."
    "Sei invaso da sensi di colpa e vuoi punirti. Perché vuoi punirti ancora, se l'amore potrebbe liberarti da questa punizione? Non fare come me, ragazzo. Potresti pentirtene. E a differenza di me, non hai la vita eterna per scoprirlo o per pensarci troppo."
    Gray rimase in silenzio per un po'.
    "Allora siamo d'accordo? Io le darò una risposta, se tu dirai la verità all'ameonna."
    "Va bene. Vediamo se hai ragione."
    "Altrimenti chiederemo aiuto alla sacerdotessa e credo capirà le tue ragioni."
    "Lo spero. E spero che la mia amata mi dia ascolto."
    Last Post by Kristall23 il 16 April 2019
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  6. 27. Incertezza

    By Kristall23 il 24 Mar. 2019
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    Nella grotta, lo yukitoko stava cercando di controllare Gray e i ricordi che gli vennero in mente.
    Gray vide e provò tutto proprio come successe a Juvia con l'ameonna. Sentì il cuore battere in modo diverso per la demone con cui voleva passare la vita. Il dispiacere per la sua compagna e per quello che accadde dopo.
    Il mago cercò di ragionare con lo yukitoko facendo leva sulla sua parte umana e nel comprenderlo di più.
    Lyon rimase nei paraggi della gabbia acquatica e provò ad attaccarli con la sua magia dinamica del ghiaccio, ma lo yukitoko riusciva sempre a sciogliere le sue forme animali e l'acqua andava rinforzando L'ameonna.
    "Tsk. GRAY CERCA DI DARMI UNA MANO! DOVRESTI RIUSCIRE A CONTROLLARLO! LO COLPISCO MENTRE LO TIENI FERMO!"
    Lo yukitoko con le sembianze di Gray dall'aspetto pallido e ibernato, si girò a guardarlo e provò a parlare. A fatica, con la mandibola rigida dal freddo provò a riferire al ragazzo le parole di Gray.
    "Idiota! Così farai male al mio corpo. Questo è quello che vuole dirti il tuo amico."
    All'unisono, da Lyon e dall'essenza di Gray si sentì ribadire "Non sono amico di quell'idiota!" ciò fece solleticare lo stomaco di Gray e capì che lo yukitoko lo trovò divertente.
    "Non ridere! Non è divertente essere posseduti quindi smettila, perché abbiamo qualcosa di serio da chiarire. E me lo dirai adesso prima che Lyon ti colpisca di nuovo e giuro che questa volta ti bloccherò a costo di farci del male."
    Lo yukitoko percepì l'autorità e la rabbia del ragazzo.
    "Hai qualcosa da dire anche tu, non è vero ragazzo?" il demone guardò juvia. "È davvero bella. Assomiglia molto alla donna che ho amato."
    Gray si irrigidì. "Non sono argomenti da fare. Non ti interessano!"
    "Eppure sei imbarazzato e confuso. Lo capisco. Non sei certo dei tuoi sentimenti."
    "Ehi! Non ti immischiare! Lascia da parte i miei sentimenti. Non stiamo parlando di me, ma di te che hai preso il mio corpo. Sento la tua disperazione..."
    "E io sento la tua.. Ma ciò che provi tu è senso di colpa. Io non ho potuto fare nulla per aiutare il mio vero amore perché sono stato rapito dalla donna che mi amava prima di lei."
    "Rapito?" Gray cercò il ricordo di cui stava parlando.
    "Lyon!"
    Una voce dolce e femminile rilassò per un istante i muscoli del ragazzo nel vedere Wendy e Charle di nuovo in forze.
    Wendy corse verso Lyon ma poi si bloccò cercando di capire la situazione. "Lyon, presto allontanati dalla gabbia!"
    "Eh?"

    Dalla gabbia acquatica apparvero delle bolle e man mano diventavano sempre più numerose finché la gabbia non esplose liberando la ragazza imprigionata.
    "Dew?" urlò incredulo Lyon con la mano a proteggersi gli occhi e scaraventato per terra dalla forza d'acqua che uscì dalla ga...

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    Last Post by Kristall23 il 24 Mar. 2019
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  7. Il mistero della grotta
    26. Yukitoko

    By Kristall23 il 9 Mar. 2019
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    Lo yukitoko rimase in apnea tornando alla sensazione di morte che provò durante l'ipotermia.
    Il freddo. La sensibilità al corpo che lo abbandonava, mentre i suoi compagni samurai combattevano e sentiva cozzare le loro spade. Nessuno aveva tempo per lui e per guarire la sua ferita. Erano in battaglia e chi rimaneva indietro, restava indietro. La loro missione era più importante della loro stessa vita.
    Moribondo nella neve, almeno poteva morire in pace mentre un vento gelido soffiava sul suo viso. Quel soffio portò nel suo pensiero la moglie che non aveva mai amato, ma essendo la donna dei venti e il suo amore per il samurai sincero, gli scagliò una maledizione in modo che potessero stare insieme almeno nell'aldilà.
    Il samurai morì d'ipotermia ma il suo corpo si risvegliò sentendosi in trappola in un blocco di ghiaccio. La sua spada era nascosta dietro la sua schiena, perduta durante l'incontro, cui alzandosi la riprese in mano e la utilizzò facendo morire della sua stessa sorte le persone che si perdevano in mezzo la neve, rimanendone intrappolati, creando un vortice di gelo.
    Durante il suo lungo viaggio, verso la fine del periodo invernale, decise un giorno di meditare su un colle di bambù.
    Quel che vide lo incuriosì talmente tanto che andò a controllare.
    Si diresse verso un grande lago seguendo quel nuvolone di pioggia concentrato in quell'unico punto.

    Sbirciò e si innamorò.
    L'ameonna si stava lavando come i gatti, leccando le gocce di pioggia che scivolavano sul suo corpo nudo. Nonostante la donna avesse la pelle rugosa e non avesse la sua bellezza giovanile, lo yukitoko se ne innamorò perdutamente e la corteggiò con delle rose di ghiaccio.
    L'ameonna rimase al gioco e i due parlarono conoscendo uno qualcosa dell'altro, ma non tutto. Passarono così le notti, incontrandosi sempre al lago e conoscendosi meglio, finché una notte lei non si presentò al loro punto d'incontro. Preoccupato, lo yukitoko andò a cercarla nel villaggio e ciò che vide lo sconcertò. L'ameonna stava facendo razzia di bambini e malediva le madri che non volevano consegnarle i figli piccoli. Vedendo ciò lo yukitoko intervenne e cercò di farla rinvenire con modi rudi.
    L'ameonna gli disse tutta la verità sulla sua natura. Con il volto rigato dal pianto, la maledizione le imponeva di rapire i bambini ogni notte di pioggia anche contro le sue volontà.
    Aveva paura che l'avrebbe lasciata per sempre e invece l'amore dello yukitoko era più forte di quanto credesse e cercò una soluzione, almeno di ridurre le vittime d'infanti. Ma nel frattempo le restituì la bellezza perduta. Il corpo tornò in fiore con la pelle di pesca, i capelli corvini e le labbra rosee.

    Nei suoi viaggi, lontano dall'ameonna, trovò una sacerdotessa che stava purificando delle anime dannate e le chiese aiuto.
    La sacerdotessa ascoltò la storia dello yukitoko e con un incantesimo gli regalò un ombrello di bambù r...

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    Last Post by Kristall23 il 9 Mar. 2019
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  8. Il mistero della grotta
    25. Interferenza

    By Kristall23 il 9 Mar. 2019
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    "Questo corpo cerca di lottare."
    "Anche il mio corpo ma riesco a gestirla. Devi farlo anche tu se vuoi vivere in eterno con me."
    "Vedo i suoi ricordi e sento i suoi sentimenti nascosti."
    "È tutto nuovo per te ma dobbiamo prima sbrigarci di altre presenze incomode." L'ameonna guardò Lyon che prese in braccio Wendy che a sua volta teneva in braccio Charle.
    "Cavolo ci hanno visti. Wendy tu esci, prenditi cura di Charle. Io posso occuparmi di entrambi." Disse mettendola giù e coprendole le spalle per farla fuggire.
    "Appena la curo tornerò ad aiutarti. Resisti Lyon!"
    "Non preoccuparti. Vai. Mettetevi al riparo prima che Cheria non me lo perdoni."
    Wendy uscì dalla buia grotta orientandosi faticosamente con il tatto e l'olfatto.
    "E ora a noi." Lyon si mise in posizione per attaccare quando qualcosa disturbò i due antichi demoni. Si misero le mani alla testa iniziando a urlare come se una frequenza udibile solo a loro li stesse suonando nel cervello.
    "Basta!! Fatelo smettere! Cos'è?!" Strillò l'ameonna con le sembianze di Juvia.
    Lyon non riusciva a capire cosa fosse accaduto. Ma rimase all'erta nel caso fosse una trappola.
    "C'è una interferenza tra le due onde!" Urlò lo yukitoko nel corpo di Gray.
    Vedevano scene del loro passato davanti ai loro occhi.
    "Sarà il momento di attaccare?" Pensò Lyon studiandoli.
    All'improvviso si voltarono entrambi verso la gabbia acquatica.
    Lyon seguì i loro sguardi e sussultò.
    "Non ci pensate nemmeno! Non la toccherete!" Lyon iniziò a correre verso Dew ma si bloccò nella corsa.
    "Ma cosa diavolo…"
    Guardò i due demoni, concentrati sulla gabbia con sguardo sofferente.
    "Viene da lì" esortò lo yukitoko a bassa voce.
    "Lo so. Lo sento. I nostri ricordi si sovrappongono con quella interferenza."
    Lyon li esaminò mentre Wendy raggiunse l'uscita e respirò l'aria uggiosa riprendendo pieno possesso dei suoi poteri, curando Charle.

    "Ameonna e yukitoko. Ricordo il nostro incontro. Ricordo quanto male avete provocato e il figlio che avete dato alla luce. Avete provato a vivere normalmente ma la vostra parte maledetta ha sopraffatto l'amore. Speravo che contenendo la vostra maledizione riusciste a vivere tranquilli lasciandovi insieme."
    "Tu non ci hai fatto un favore. Tu ci hai tolto la vita eterna come punizione a ciò che era successo al tuo villaggio!"
    "Per un prezzo ancor maggiore che tu hai tolto ameonna! Hai tolto la vita a dei bambini!"
    "Io ho provato a contenerla. Io… i-io…" lo yukitoko faceva fatica a parlare con le due donne e si allontanò dal loro pensiero comune.
    Lo yukitoko era in ginocchio con le mani al suolo e la schiena curva.
    "Cosa…cosa stai facendo ragazzo?" Par...

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    Last Post by Kristall23 il 9 Mar. 2019
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  9. Il mistero della grotta
    24. Bacio traditore

    By Kristall23 il 17 Feb. 2019
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    Juvia non era più in grado di sopportare quella storia poiché stava rivivendo non solo i ricordi ma anche le emozioni e le sensazioni.
    Aveva fame anche lei, ma non poteva disidratare una sua compagna. Per questo erano ancora per terra, immobili. Nessuna delle due poteva fare del male e Juvia la teneva bloccata.
    L'Ameonna in Juvia vide il suo amato congelato.
    "Mi serve solo un bacio per risvegliare il mio compagno." Pensò l'Ameonna mentre il fantoccio si mise in allarme pur rimanendo al suo posto.
    "Juvia non ti lascerà agire." Rispose Juvia al suo pensiero.
    "Lo credi davvero?"
    "Sì! Perché il vero amore di Juvia sta cercando di salvarla e le labbra di Juvia non possono sfiorare quelle di nessun altro, eccetto quelle del suo Gray-sama!" fu la risposta mentale che ricevette dall'essenza di Juvia ancora presente.
    L'Ameonna stava cercando di trascinarsi verso il fantoccio di ghiaccio come se avesse un blocco pesante sulla schiena. Mentre parlavano mentalmente l'Ameonna era riuscita ad arrivare tanto vicino all'uomo congelato per poter baciare il suo amato, sotto gli occhi confusi dei presenti, nonostante Juvia facesse resistenza.
    "Ah sì?" Fiorì un ghigno sulle labbra di Juvia ma non era il suo.
    L'Ameonna cambiò strategia sorprendendo Juvia e imbarazzando i presenti.

    All'improvviso Juvia si sentì più leggera e si riappropriò del proprio corpo.
    "Se n'è andata?" Juvia si allontanò dal fantoccio rimettendosi in piedi.
    "Cos'è successo?" Chiese Lyon.
    "Juvia non lo sa. Forse è andata via." Disse stringendo l'ombrello.
    Gray si accorse del suo modo di parlare. "Ohi Juvia. Sei tornata in te?" Domandò dubbioso.
    "Uh?" Juvia guardò Gray. "Gray-sama!" Era felice di vederlo, preoccupato o no, lei gli si buttò addosso abbracciandolo con aria amorevole. "Juvia ha sentito le parole del suo Gray-sama." Entrambi arrossirono ma Gray aveva ancora le braccia larghe. "Aspetta non è quel che pensi."
    Juvia si sentì un peso addosso. La leggerezza e la pace dato dall'amore per quel ragazzo, tornò ad essere invaso bruscamente da un senso di odio.
    "Peccato. Perché Juvia vorrebbe ringraziarti." L'ameonna mise le braccia attorno al collo di Gray e con un gesto l'ombrello si aprì con uno scatto coprendo i volti dei due giovani cui si scambiavano un bacio con le labbra a contatto.
    Gray fu preso alla sprovvista e arrossì, ma allo stesso tempo si sentì il corpo irrigidirsi e il freddo lo invase come non mai.
    Le labbra di Gray divennero viola e si espandeva rendendo la pelle ancora più candida come la neve, lasciandogli segni di ipotermia, con occhiaie viola e dita delle mani nere.
    Le labbra si staccarono lentamente dal giovane yukitoko e l'ameonna abbassò l'ombrello trionfante.
    La marionetta immobile si frant...

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    Last Post by Kristall23 il 17 Feb. 2019
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  10. Il mistero della grotta
    Capitolo 23. Passaggio

    By Kristall23 il 26 July 2018
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    Il magone la assalì per un momento ma la situazione in cui erano non le permise di avere nostalgia.
    Il mostro estrasse la canna di bambù dal torace e vide la donna addentrarsi nella foresta.
    Il mostro la seguì con la canna ancora in mano e come un esperto atleta del tiro del giavellotto, lanciò la canna traffiggendo Aimi nello stomaco. Il bambino stretto al suo seno aveva smesso da poco di piangere. Entrambi accasciati per terra, in una pozza di sangue che si stava espandendo macchiando i suoi vestiti bianchi.
    Il mostro si avvicinò ad Aimi e al neonato con passo affaticato e si inginocchiò vicino ad Aimi a causa del buco nel torace.
    Vide la donna che ancora si muoveva cercando di trascinarsi sul fianco per mettere al sicuro almeno il neonato ma non sapeva nemmeno lei dove. Lo aveva infagottato in una sua veste strappata per proteggerlo dal freddo e lo coprì per bene prima di allontanarlo dal suo seno e dalla pozza rossa in espansione, facendolo rotolare via.
    Aimi era in preda a degli spasmi e buttava sangue dalla bocca ma con un occhio proteso alla salvezza del bambino. Con un leggero sorriso sulle labbra, cercò di farsi forza e contrastare la belva demoniaca che aveva davanti, prendendo tempo e salvando almeno il pargolo.
    Il mostro era irritato per aver visto il suo pasto allontanarsi favorito dalla pendenza. Prese Aimi per i capelli e la sollevò, poi le sbatté la testa contro il suolo, lei si sentì stordita e trattenne un gemito. Poi ancora, prese la canna di bambù estraendola con forza e rabbia e gli occhi della donna si sbarrarono dal dolore. I suoi sensi la stavano abbandonando mentre veniva uccisa barbaramente dal mostro. Le unghie squarciavano la pelle come coltelli affilati, con lembi di pelle che si conficcavano sotto le unghie e volavano via dal corpo facendola sanguinare copiosamente, mettendo in evidenza le sue vene, quasi si scorgevano i muscoli. Agitava le mani rugose con maestria trucidandola finché non divenne rossa dai graffi e dal sangue e nonostante questo massacro, gli occhi le si colmarono di lacrime.
    Almeno il bambino si era salvato.
    Con questo ultimo pensiero e con lo sguardo verso la pendenza, un leggero sorriso fiorì sulle sue labbra. Almeno non era morta invano.
    L'ameonna, dal canto suo, si era affaticata troppo nell'esprimere la sua rabbia con ferocia che, a causa del buco nel torace, ne risentì e cadde accanto ad Aimi finendo nella pozza di sangue.
    Avendo ucciso l'ameonna, c'era una sorta di "passaggio del testimone" e questa eredità maledetta si manifestò con il sangue delle vittime mischiato, materializzandosi sul corpo di Aimi. L'ameonna accanto a lei sparì, ma la pelle restante di Aimi si disidratò diventando secca e rugosa; le sue gote non erano più rosa e la sua bellezza svanì.
    Aveva assimilato i ricordi delle ameonna precedenti e si risvegliò di soprassalto.
    Aveva fame. Molta fame.
    Si alzò dalla pozza di sangue, seguì l'odore della sua pred...

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    Last Post by Kristall23 il 26 July 2018
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